Dopo queste esperienze partecipai a numerosi eventi organizzati a Roma e in uno di questi conobbi Patrizia Iannone presidente del “Il gusto dell’arte”, i suoi eventi erano composti da due binari, un’esposizione di pittura, scultura ed altre forme d’arte, e il secondo binario, una degustazione di prelibatezze gastronomiche. Al primo incontro subito mi dimostrò il suo interesse per il mio lavoro, restò molto colpita dal mix di aromi dei gelati al vino, e presi parte a molti dei suoi eventi. Patrizia era una donna molto elegante, bellissima, classe e bellezza si univano in una cosa sola che incuteva rispetto, a lei devo gli eventi più belli e interessanti che ho fatto a Roma, e uno degli eventi più belli in assoluto, Castel dell’Ovo a Napoli, una giornata indimenticabile per me, avere i complimenti e il rispetto dei napoletani intervenuti all’evento mi resterà sempre scolpito. Purtroppo una brutta malattia ci ha privato di questo angelo, nel decorso di questa malattia, Patrizia ha trovato la forza di scrivere un libro sul cibo e su alcune ricette, molto toccante in alcuni punti, soprattutto dove è lei che dà coraggio agli altri di andare avanti. Il giorno della presentazione del libro, che si tenne nello stesso posto dove ebbi la fortuna di conoscerla, preparai un gelato nuovo apposta per lei, chiamato Speranza, purtroppo rimasta vana. Il suo ultimo regalo che mi fece fu quello di essere presente alla mia serata di presentazione sul lungotevere, nel barcone della storica Accademia Navale Romana, organizzata da Onav, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino. Accompagnata dal caro marito Massimo, la vidi scendere le scale del barcone e mi si strinse il cuore, esile, sorretta, non era voluta mancare a questa mia serata.
Non lo potrò dimenticare mai.
La notizia del suo decesso mi raggiunse in India, stavo svolgendo un corso di formazione per una gelateria, e ricevetti via SMS la tragica notizia, così a lei che teneva tanto ad essere presente ai miei eventi, io non potei ricambiare con la mia presenza al suo funerale.